giovedì 22 novembre 2007

MI PRESENTO

Se nessuno avesse richiesto la sua opera, tuttavia, Sakumat avrebbe dipinto ugualmente: perché i pennelli erano per lui come dita, e in ogni pennellata versava dolcemente una goccia del suo sangue.

Roberto Piumini

2 commenti:

Unknown ha detto...

Cosa è uno Stralisco???? Non mi far leggere il libro......

Silvia Santirosi ha detto...

"Madurer, un giorno, cominciò ad aggiungere delle spighe sottili, dorate, che spiccavano nell’erba e spingevano, però non troppo, la loro cima nell’azzurro del cielo.
- È arrivato il grano, nel nostro prato?- disse sorridendo Sakumat, che si fermava qualche volte alle spalle del bambino, a guardarne il lavoro. – L’ha portato il vento fino qui, dalla grande vallate del Firat?
- Non è grano – rispose Madurer serio, - queste non sono spighe di grano.
- Non è grano? Però sembra grano: un grano sottile…
- Sì, è simile al grano. Ma sono spighe di stralisco.
- Stralisco? È una pianta che non conosco,- disse Sakumat, avvicinato con curiosità la faccia a una delle spighe dipinte, per studiarla meglio.
- Nessuno lo conosce,- disse Madurer, - è una specie di pianta luminosa.
- Luminosa?
- Sì. Splende nelle notti serene. È una specie di pianta-lucciola, capisci? Noi adesso non la vediamo splendere, perché è giorno. Ma di notte lo stralisco illumina il prato".
Ti consiglio comunque di leggere il libro.
Perchè è una belissima metafora sull'anima. Perchè è una bella storia. Perchè...