COME UNA MORA ROSSA
Siedo e aspetto
il mio turno
mangiando pensieri
come fossero more.
Giocherello con le dita
evitando di guardare le altre.
Chissà, potrebbero leggere negli occhi
il mio male.
Decido di alzarli
quasi rivolgendo una preghiera
alla ragazza dal camice bianco
Infermiera,…?
e gli occhi, per dispetto forse,
mi cadono sui raccoglitori
pesanti alle sue spalle.
NATI E ABORTI NATI E ABORTI
2005-2006 2005-2006
A-L M-Z
E sembra quasi un’offesa.
…
Potrei andare a bere un caffè
al bar dell’ospedale
Cameriere, …!
ma prendo un bel respiro
e ingoio un’altra tristezza
come fosse una mora
rossa.
mercoledì 24 giugno 2009
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4 commenti:
:-) Allora domenica ci sei per Hiroshighe?
Sì, se sopravvivo a queste giornate...
Dai una piccola pausa domenica pome non può farti certo male. ;-)
Si può fare!!!
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