venerdì 15 ottobre 2010

Nuova recensione di Istantanee

Nuova recensione del mio piccolo libro sul sito Il sommario 
Si sta pensando anche di organizzare una nuova presentazione...sarete dei nostri?
____________Istantanea di ISTANTANEE


Silvia Santirosi è una giovane artista versatile e curiosa: sagace illustratrice, infaticabile blogger, vanta numerose collaborazioni con testate giornalistiche nazionali (Il Mattino, L'Unità, Via Pò e la rivista per ragazzi Andersen). Sensibile al fascino culturale transalpino, la Santirosi mescida sapientemente il suo umorismo puntuale e riflessivo con gli effluvi femminei di un' ars poetica intimamente autocosciente, volta a catturare, non catalogare, fotograficamente i risvolti sociali ed emotivi letteralmente impressi nella fluente quotidianità diacronica del nostro tempo. 

Un tempo spaesante e solitario, tanto vorticoso da rasentare un paradossale immobilismo ermeneutico, quello catturato dalle pungenti Istantanee poetiche di Silvia, che espone le sue pulsioni ragionative a gustose sperimentazioni espressive, ad altalenanti possibilità manichee, piacevolmente in bilico tra affabulazione e svelamneto; respingendo la pericolosa omologazione massificata pur nel timore di un freddamente placido isolamento,  la Santirosi indossa impertinente la sua miglior "maschera della domenica" salvo poi squarciarne il velo, con angelico sprezzo demistificatorio, sotto gli occhi di un lettore epifanizzato.
La dicotomia incostante fra interiorità estroflessa e percezione introversa dell' autrice, si concretizza nella programmatica cesura che sdoppia specularmente la sua raccolta poetica, consentendo a Silvia di scandagliare i polimorfi rapporti con l' altro da sè ; nello specifico, soggettivo oggetto di raffronto e indagine diventa l' uomo amato, anche a tratti dileggiato, tappa obbligata per l' incessante ricerca di autoaffermazione e autocoscienza individuale e civile. 
Ma più di tutto, la Santirosi mette lucidamente a fuoco l' obiettivo artistico di una formale constatazione amichevole di trattabilità con l' intrattabile sfera pubblica, con i pilastri affettivi di una vita e con gli episodici rapporti collaterali da compromesso storico inevitabile:

"loro sentono l'odore, la puzza di cadavere della mia anima cartesiana. hanno fame. e da segugio a volpe, signori e signore, la battuta ha inizio"

Buona lettura 
Francesca Fiorletta