(L'Unità, 12 marzo 2011)
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Ospite l'artista Remy Charlip
Si apre oggi a Parma e provincia l’undicesima edizione di Minimondi, il Festival di letteratura e illustrazione per ragazzi che, con una formula ormai collaudata, proporrà al suo pubblico incontri e laboratori con gli autori (Giulia Orecchia, Chiara Rapaccini, Silvana Gandolfi o Antonio Nicaso, solo per citare alcuni dei protagonisti), il progetto «Adotta un editore» e una programmazione cinematografica realizzata in collaborazione con Cine D’Azeglio.
Fiore all’occhiello della manifestazione, la mostra Remi Charlip danzare il mio libro dedicata all’eclettico artista americano, classe 1929, di cui è appena stato pubblicato Fortunatamente. Opera del 1964, con cui la casa editrice Orecchio acerbo festeggia la sua centesima pubblicazione, questo libro circolare è un elogio leggero e non pedagogico della duplicità della sorte: il suo essere favorevole o avversa, spesso, dipende solo dal punto di osservazione. Se Ned è fortunato a ricevere una lettera di invito a una festa a sorpresa è, al tempo stesso, sfortunato perché la festa è in Florida e lui è a New York. E così via. La danza, però, non è solo concettuale. Le immagini accompagnano questo avvicendarsi di casi: si passa così dal bianco e nero ai colori, il tutto tenendo conto delle avventure vissute dal piccolo protagonista.
Nonostante sia autore e illustratore di più di trenta libri per bambini (alcuni realizzati in collaborazione con scrittrici del calibro di Margaret Wise Brown o Ruth Krauss), si sia esibito come performer insieme a John Cage e abbia danzato con il coreografo Merce Cunningham, è praticamente sconosciuto in Italia. Ecco dunque il percorso espositivo allestito nella Chiesa di San Ludovico, con tavole originali e prime edizioni dei suoi libri parzialmente consultabili, proiezioni di video sulla sua attività di danzatore e performer. Il tutto pensato per permettere a grandi e piccini un’immersione nel suo poliedrico lavoro in relazione anche al mondo culturale con cui si è confrontato: esemplare a questo proposito la lettera scritta da Bruno Munari per esprimere la sua ammirazione nei confronti del libro It looks like snow che segna l’inizio di una amicizia durata anni.
Silvia Santirosi