lunedì 25 aprile 2011

Una filosofia per dame scritta in guanti bianchi

(Il Mattino, 22 aprile 2011)
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 Dimostra di essere un vero filosofo in guanti bianchi Maurizio Ferraris nel suo Filosofia per dame (Guanda, pagg. 208, euro 13), raccolta di riflessioni (di carattere democraticamente generalista con retrogusto critico) pubblicate sul settimanale femminile «Donna Moderna». Il titolo potrebbe trarre in inganno però. O attrarre, secondo i punti di vista. Come l'autore precisa nella postfazione, infatti, il suo interlocutore non è il gentil sesso ma l'umanità intera: «nello spirito di Wolff, che era poi l'Illuminismo - si legge - significava filosofia per tutti e filosofia su tutto». Quel «dame» starebbe, dunque, per non specialisti, non professionisti del pensiero critico. «Profani», insomma. Ecco paginette piene di nomi gettati là come per sbaglio, di citazioni colte e riferimenti al pensiero di tal o talaltro filosofo (e mai filosofa) di cui si può cogliere o meno il riferimento. Se si riesce, magari grazie a vaghe reminescenze scolastiche, si proverà quel particolare godimento di un ego che riconosce un linguaggio e si sente quindi parte della «cricca». Viceversa, se non si arriverà a raccogliere il candido guanto della sfida, si continuerà a vivere nell'innocente beatitudine della propria ignoranza. Poco male. Quanto meno non si avrà lo spiacevole compito di cogliere in fallo l'autore. O sarà per galanteria che definisce Milena un'amica di Kafka, quando sappiamo bene che ne è stata l'amante, pur secondo le modalità dello scrittore ceco? Per disattenzione arriva a confondere un riccio con un istrice? Per non parlare delle facili strizzatine d'occhio («Si può essere saldi di fronte ai saldi?»), delle ripetizioni di temi ed espressioni linguistiche (esodi e controesodi fanno la voce grossa, in compagnia di ansia, paranoia, con un pizzico di Sex and the City che viene distribuito qua e là come il prezzemolo).
Silvia Santirosi